Il Maestro Franco Alfano, illustre e fecondo musicista napoletano, compositore di musiche classiche ed operistiche, dopo aver diretto ed insegnato nei più importanti conservatori italiani, si stabilì in Sanremo, ove trascorse gli ultimi anni delta sua vita. Franco Alfano, nato a Posillipo l’ 8 marzo 1876, è considerato uno degli ultimi compositori della scuola verista italiana che ebbe i suoi maggiori successi in campo teatrale, dove, secondo la critica, “attenuò progressivamente l’enfasi verista per giungere a composizioni più meditate e complesse”. La sua opera più famosa è Resurrezione, del 1904, che prende spunto dall’omonimo romanzo di Lev Tolstoj. Il suo nome è tra l’altro legato al completamento della Turandot, sulla base degli appunti di Puccini, che realizzò su pressante suggerimento di Arturo Toscanini e dell’editore Ricordi, convinti delle affinità tra la sua opera, La Leggenda di Sakùntala, ed il finale incompiuto della Turandot. Franco Alfano rivestì, inoltre, prestigiosi incarichi tra i quali vanno ricordati l’insegnamento al Liceo di Bologna, nel 1918 la direzione del Conservatorio di Bologna e dal 1923 la direzione del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, carica che mantenne sino al 1939. In quegli anni fece dei lunghi soggiorni a Bordighera, dove nel 1926 lavorò alla sua opera “Madonna Imperia“, ed a San Remo dove tenne numerosi concerti ed animò l’attività del Quartetto Sanremo del quale venne definito “Il padre spirituale”. Nel 1940 divenne sovraintendente al Teatro Massimo di Palermo, incarico che mantenne per due anni. Infine fu direttore tra il 1942 e il 1947 dell’Opera all’Accademia nazionale di Santa Cecilia in Roma e tra il 1947 e il 1950 al Conservatorio Rossini di Pesaro.
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