La famiglia Rubino, originaria di Baiardo, fin dal XIII secolo, entra nel novero delle famiglie importanti dell’imprenditoria e della finanza sanremese, a partire dalla meta dell’Ottocento, e condivide le vicende della città per tutto l’Otto-Novecento, grazie a diversi rappresentanti di questo importante nucleo famigliare tra i quali spiccano tre figure di rilievo: Antonio Rubino (1834-1906), imprenditore, banchiere e console di Russia; suo figlio Giovanni Battista Rubino (1856-1935), banchiere e amministratore socialista; il figlio di quest’ultimo Antonio Rubino junior (1880-1964), celebre illustratore. Antonio Rubino senior (1834-1906) era figlio di Agostino, che combatte nelle fila dell’esercito napoleonico, e di Maria Marchesano. Dopo gli studi a Nizza, allora capoluogo di divisione dell’intero Ponente ligure e ancora italiana, iniziò a lavorare in una tipografia a Marsiglia e nel 1853 sposò Anna Maria Ratto, figlia del proprietario di una ditta dolciaria premiata alle esposizioni internazionali. All’epoca della cessione di Nizza alla Francia (1860) optò per rimanere italiano trasferendo a Sanremo I’ attività che estese a diversi rami imprenditoriali rivelandosi un imprenditore eclettico: alla profumeria, impiantando una distilleria con annessa fabbrica, alla produzione olearia, al campo del combustibile riutilizzando gli scarti della sansa e all’attività tipografica (pietre litografiche, cartiera). E ancora realizzando una fabbrica di pipe d’erica e una di fiammiferi. Infine net 1865 fondò la prima banca di Sanremo, con corrispondenze in Europa e in America. Fu fornitore dell’ Imperatrice di Russia durante il suo soggiorno a Sanremo del 1874-1875 e amico del suo medico curante. Consigliere comunale impegnato nel miglioramento dell’ agricoltura (consorzi agrari) e dei servizi igienici, offrì un immobile di sua proprietà da adibire all’ospizio dei poveri. Fu console di Russia e si batte per lo spostamento a monte della ferrovia appena inaugurata. Fu insignito di numerose onorificenze (russe e italiane). Giovanni Battista Rubino (1856-1935) nacque a Nizza net 1856. Spos6 net 1879 Maria Sarlandiere, figlia di una pittrice e nipote del medico personale di Napoleone Bonaparte, dalla quale ebbe tre figli: Livia, Antonio e Adele. Rimasto vedovo net 1879, si uni in seconde nozze con Maria Luisa Mosconi, con la quale ebbe altri sei figli: Edoardo, Maria, Augusto, Giovanna, Francesco e Luigi -. Banchiere nella banca di famiglia fu filantropo e benefattore, e s’impegn6 come amministratore comunale nelle giunte socialiste di fine e inizio secolo. Esponente della loggia massonica Mazzini (1900), condivise la fede massonica e l’impegno sociale. Fu tra gli artefici della corsa ciclistica Milano-Sanremo. Net 1908 la Banca Rubino fallì a seguito della crisi economica e Giovanni Battista si trasferì in Messico, dove raggiunse Mario Calvino che da poco dirigeva un Istituto botanico statale e lavorò con lui per un po’ di tempo. In seguito fece numerosi mestieri, dal cercatore d’oro all’insegnante in un collegio di Città del Messico, in piena rivoluzione Parte della sala affrescata da Antonio Rubino nell’ex Albergo Miramonti di Baiardo messicana. Mori a Sanremo, dove era da poco ritornato, nel 1935. Antonio Rubino junior pittore, illustratore, poeta, scrittore era nato a Sanremo il 15 maggio 1880 da Giovanni Battista e Maria Sarlandiere. La sua educazione fu influenzata dalla vita libera e semplice della campagna che durante l’ estate conduceva a Baiardo e ad Apricale, e dall’ insegnamento della nonna materna, abile acquerellista. Precoce negli studi, con una predilezione per la rima poetica e per il disegno, maturò una vocazione nel campo dell’espressione artistica, nonostante la laurea in giurisprudenza conseguita net 1903. Solo due anni dopo un’importante rivista dell’epoca to definì “artista fantastico.” Fu scelto come redattore del nuovo settimanale per ragazzi “Corriere dei piccoli” erano ben altri; certamente di più cospicua misura. A testimoniarlo resta la sua vasta produzione poetica, letteraria pittorica nel senso più esteso del termine, e persino quella di compositore musicale. Sono tante le opere realizzate dall’ Uomo che parlava a tutti i bambini; compreso quello che ognuno di noi continua a custodire gelosamente dentro di se, anche quando si trova ad essere ormai “avanti negli anni”. La citta di Sanremo gli ha dedicato una sala espositiva al Museo civico inaugurata il 17 febbraio 2014″ e il Lions Club locale per ben due anni organizzò un Premio letterario a lui dedicato. Nell’ultima foto , Sergio Tofano e Renzo Laurano, membri della Giuria presieduta da Bonaventura Tecchi hanno appena premiato Gianni Rodari come vincitore del I° Premio Antonio Rubino. Durata appena due anni, la manifestazione fu interrotta, nonostante il successo perché il Comune, o meglio chi lo reggeva allora, non ritenne utile erogare il finanziamento. Eravamo in pieno Boom economico ma….Sanremo è Sanremo anche in queste in queste occasioni negative….. A.M.
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