La parola Festopoli per i sanremesi significa 2 cose: è il titolo della canzone ( Edizioni Dott. Beltramo, San Remo – 1939 – I successi internazionali – Autori Pesce J., Dal Pozzo F., Cortopassi M.), tuttora inno ufficiale del Corso Fiorito annuale, che nel 1939 vinse il concorso per il sottofondo musicale del Carnevale 1939: era l’ultimo anno di pace di quel periodo.
La città di compensato e cartapesta fu edificata nell’intera Piazza Eroi e via Feraldi dalla ditta Nino Rodi, una delle falegnamerie più attrezzate che per molti anni affiancò l’amministrazione nella realizzazione di carri, strutture e tribune per le feste carnevalesche affiancate alle Battaglie dei Fiori.
Una mastodontica statua di Re Carnevale dagli evidenti riferimenti ai moduli futuristici allora imperanti sovrastava la porta di ingresso affacciata al Rigolet.
Le maggiori ditte italiane di liquori, birre, dolciumi, radio mescolavano i loro prodotti ed messaggi di offerta a quelli dei tipici stand di tirassegno, tre palle un soldo, autoscontri ed una struttura di montagne russe. Si poteva persino navigare con motoscafi a due posti in uno stand-piscina o assistere alle cavalcate di Tom Mix girando la manovella di una ventina di foto cinema.
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