Grock Re dei Clown

Charles Adrien Wettach , nato a Reconvilier il10 gennaio 1880  è stato un circense svizzero, noto come Grock.  Figlio di un orologiaio, a quattordici anni Grock cominciò a lavorare in un circo come illusionista, funambolo e uomo-serpente. Poi si dedicò ad altri mestieri, espatriò, e in Ungheria, iniziò la sua vera carriera formando un duo con un clown chiamato Aureliano. 

Diventò maestro di ogni specialità della pista (giocoleria, contorsionismo, equilibrismo, acrobazia) e imparò a suonare un gran numero di strumenti.  Nel 1903 fece coppia con l’eccentrico Brick (Marius Galante), subentrando a Brock e fu allora che assunse il nome d’arte di Grock.  Successivamente cominciò le tournée in Europa ed in America. Ottenne crescente successo fino alla sua consacrazione nel 1919 all’Olympia di Parigi come re dei clown. Ormai aveva abbandonato il circo per il music-hall. Nel 1928 fece la prima tournée in Italia e comparve in tre film, Son premier film (1926), Grock presenta Grock (1931) e Arrivederci, signor Grock (1950).  Grock scelse proprio Imperia Oneglia perché si era innamorato della città quando venne in villeggiatura con i suoceri e la moglie Ines (originaria di Garessio, paese nella Provincia di Cuneo).  Sebbene si fosse affidato a un architetto per la realizzazione, fu lui a idearla nei minimi dettagli cercando di realizzare un edificio che rispecchiasse il suo spirito, la sua anima e le sue passioni. Trasformò, così, dei semplici mattoni in qualcosa di vivo e in un monumento unico e immortale a sé stesso.  Lo stile è un misto stravagante di rococò, liberty, art-decò e di elementi orientali piazzati qua e là, come la stanza giapponese adornata da dipinti di origami al primo piano. Le foto scattate da Gianni Moreschi sono del periodo antecedente la seconda guerra mondiale ed apparvero sulla Rivista Rosso e nero del Casinò di Sanremo. Alcune riguardano uno spettacolo che Grock tenne al Teatro Principe Amedeo di Sanremo nel 1939.        Nel 1950, sostenendo fortissime spese che lo portarono quasi in bancarotta (dopo essere stato l’artista più pagato d’Europa) creò un proprio circo mobile nel quale esordì la cantante Caterina Valente. Il grande successo dello show permise all’artista di rifarsi delle forti somme investite nell’impresa. Nel 1953, durante una rappresentazione a Vevey (Svizzera) divertì anche Charlie Chaplin. Il 31 ottobre 1954, a 74 anni, ad Amburgo diede definitivamente addio alla pista, ritirandosi nella quiete dell’amata Villa Bianca (oggi Villa Grock) di Imperia, dove si spense all’età di settantanove anni. 

 

 

 

 

 

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3 Commenti

3 Commenti

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    Alfredo Moreschi

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