Nella zona Solaro si eleva, oggi trasformata in residence, la villa ove abitò per circa vent’anni il celebre direttore d’orchestra Gino Marinuzzi senior che, al pari di Toscanini, De Sabata e Tullio Serafin, onorò l’ Italia dell’epoca in tutti i Paesi del mondo. Gino Marinuzzi, tra quei Grandi, era legato all’ impresario Walter Mocchi da un contratto che lo vincolava, per due lunghi periodi, a dirigere annualmente la stagione lirica del teatro Metropolitan di New York e quella del Colon di Buenos Aires. Al termine delle sue fatiche veniva a riposarsi a Sanremo, rifiutando sistematicamente ogni proposta di lavoro tranne una sola volta, quando, per 1’affetto che portava a questa città, acconsentì di dirigere una splendida esecuzione del «Tristano» ed un concerto nel Giardino d’Inverno del Casinò Il suo legame con Sanremo è testimoniato anche con il fatto che a San Romolo, luogo dove tutti i sanremesi dell’epoca “villeggiavano” durante la stagione estiva, esiste ancora oggi la sua villa personale. Mori relativamente giovane, a Sanremo, ove é sepolto in una tomba monumentale del Cimitero della Foce. Per onorarne la memoria La famiglia Marinuzzi e l’Amministrazione comunale ha organizzato per alcune stagioni, un concorso annuale per giovani direttori d’orchestra che, nonostante il grande successo e la fama è stato abbandonato, purtroppo, anni fa. .Gino Marinuzzi Senior nel famoso ed unico concerto del 1936 dirige la Sinfonica nel Giardino d’inverno del Casinò.
Quarant’anni dopo, nel 1975 il figlio, Gino Marinuzzi Jr. diresse un concerto nel Teatro del Casinò, con gran parte degli incanutiti orchestrali della sinfonica che avevano suonato diretti dal padre. Gino Junior è stato anche un appassionato cultore di cinema e per un decennio, mentre componeva nella sua casa di Roma colonne sonore per film come La Carrozza d’oro di Renè Clair e La Mandragola trascorreva nella villa del Solaro appassionate serate estive con gli amici del Cineclub Sanremo, presieduto allora dal M° Pippo Barzizza. Nel 1956 è stato il soggettista e regista di una delle più importanti produzioni amatoriali degli anni sessante: LE AVVENTURE DELL’ALTRO IO Primo nel concorso nazionale di Montecatini e vincitore nel Concorso Internazionale di Zurigo del 1956 per film amatoriali, il cui protagonista era uno dei più giovani e promettenti attori teatrali italiani Gino Pernice.
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