Guglielmo Chianese, nativo di Villaricca, un piccolo centro vicino Napoli, il 15 settembre 1921 all’età di 9 anni, si iscrive ad una scuola serale di musica ed appena undicenne trova posto come clarinettista nell’immancabile banda cittadina. Non ha ancora assunto lo pseudonimo di Sergio Bruni che diventerà famoso: c’é la guerra, e viene arruolato, ma dopo il tragico 8 settembre partecipa attivamente alle giornate di Napoli ed alla cacciata degli occupanti tedeschi che gli lasciano la grave menomazione che non gli permetterà più di camminare agevolmente. Tornata la pace, il non ancora Sergio Bruni frequentala scuola di canto del maestro Gaetano Lama e del cantante Vittorio Parisi. Sergio e non tarda ad emergere nell’affollato mondo musicale napoletano, e nel 1945 vince il concorso per nuove voci della RAI classificandosi al primo, con 298 voti. ottenendo un premio di tremila lire e un contratto come cantante.
Canta così nelle trasmissioni radio più famose e diventa finalmente Sergio Bruni elaborando uno stile molto personale che lo porta ad affermarsi nei Festival della canzone napoletana. Nel 1945 vince il concorso per nuove voci della RAI. Si classifica primo, distanziando notevolmente i rivali, con 298 voti. Il secondo classificato ne aveva riscossi solo 43. Vince tremila lire e un contratto come cantante. Nel 1960, al culmine della sua carriera, partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo e canta “Il mare” ed “È mezzanotte”
Tutti gli impresari gli fanno la corte ma l’artista rifiuta contratti favolosi e si ritira nella sua villa di Napoli e riduce drasticamente le sue esibizioni e, fra la rabbia di molti suoi fans, abbandona gradualmente tanti suoi successi. Il suo repertorio comincerà ad essere costituito sempre più da canzoni classiche.
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