La vita artistica di Germana Caroli, è cominciata, (secondo le cronache che celebrano il compimento del suo novantunesimo anno) con la presentazione della Maestra alla scolaresca mentre la issava sulla classica sedia. E lei, emozionatissima, intonò ‘Vincere!’, sugli applausi dei piccoli compagni di classe. Da quell’esordio d’epoca inizia il duro lavoro che inizia con l’orchestra Fenati per il concorso ‘Bacchetta D’Oro’, che le vale un secondo posto dietro a Henghel Gualdi. Il suo repertorio è denso di motivi d’atmosfera, modulati con la sua voce nitida e potente, venata di tenui riflessi melanconici. Da ‘Luci della Ribalta’ a ‘Eternamente’, a ‘Nostalgica Luna’, al ‘Valzer delle Candele’ a ‘Lettere D’Amore’, da ‘Stardust’ a ‘La vie en rose’, a ‘Stormy Weather’ a ‘New York New York’. E’ un continuo crescendo, che la porterà fino al palcoscenico fiorito del Casinò di Sanremo nel 1960 con ‘Gridare di Gioia’, in una superba compagnia di voci inimitabili da Festival: da Mina a Modugno, da Joe Sentieri a Jula De Palma fino Rascel e Dall’ Ara, vincitori con ‘Romantica’. Riscuote applausi nei suoi tour in Puglia, in Calabria, in Sicilia, a Bologna, a Barcellona e a Manchester per la Dorium, e grande successo nei tre anni a Carosello, per la Zoppas, con Marcello Marchesi.
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