Odoardo Spadaro, fiorentino DOC, nato verso la fine del xix secolo nel Borgo Santo Spirito, nel quartiere di San Frediano, no può esser definito soltanto solo un fantasista e un cantautore delle grandi bellezze della capitale toscana, e per qualche tempo della neonata Italia unita. Infatti, scrisse e cantò oltre un centinaio di pezzi
ma a rivelarlo e dargli popolarità furono “Ninna nanna delle dodici mamme” composta da giovanissimo, reduce dalla prima guerra mondiale e dedicata alle mamme dei confratelli caduti, e la sua famosissima “La porti un bacione a Firenze”, scritta invece durante una delle prime tournée del ventennio di pace. La sua carriera, dopo gli studi, era iniziata con un corso di recitazione che gli valse qualche parte minima in commedie di giro: Trotò maggiori echi e personale soddisfazione quando calcò i palcoscenici della Sala Umberto e del Salone Margherita, caffè Chantànt dove dove furoreggiava il varietà e Spadaro, ballando e cantando canzoni in voga e portando al successo le sue affiancandosi ai Divi dell’epoca come Gennaro Pasquariello e Fregoli dominatori del varietà prebellico. Alla fine della guerra l’Italia conosce il jazz, nel 1918 Spadaro scrive Mi ami Memy a Miami e stringe amicizia con il maestro Tito Petralia. Nel ’20 girerà il primo film “La collana del milione” e inizierà il suo periodo di “fiorentino cosmopolita” dapprima a Parigi dove tornerà più volte, tocca Marsiglia, si allarga al Nord africa risale verso Londra, poi nuovamente, e per tre anni, a Parigi. Compie una lunga tournée in America del ’32, continua a scrivere canzoni e Stornelli, girando alcuni film uno dei quali come regista. Spadaro é ormai diventato un esponente di spicco del varietà e continuerà ad esibirsi ed a scrivere canzoni. Nel 1955 Odoardo Spadaro sarà il primo ospite non in gara ad essere invitato al Festival di Sanremo e si presenterà sul palco del Casinò. Non canterà , ma avrà il compito di recitare i testi delle prime tre canzoni classificate. Lo farà alla sua signorile, suadente ed arguta maniera, mandando un Bacione all’Italia.
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