Tullio Pane, noto cantante lirico napoletano della seconda metà del secolo scorso, ha iniziato il suo percorso artistico frequentando il Conservatorio di San Pietro a Maiella, guadagnando, nel prosieguo degli studi una borsa di studio messa in palio dal Teatro alla Scala di Milano. La sua attività prende avvio sui palcoscenici dell’opera lirica e nel 1952partecipa un concorso per voci nuove indetto dalla Rai. Lo vince ed entra a far parte dell’Orchestra del Maestro Giannini. Nel 1954, in coppia con Achille Togliani, si spartisce la vittoria al neonato Festival di Napoli con “Suonno d’amore” e, l’anno successivo, con il Reuccio (Claudio Villa) trionfa al Festival di Sanremo interpretando con “Buongiorno tristezza” e “Il torrente”. Nasce immediatamente uno dei “Casi alla Sanremo” perché Villa è colto da un forte mal di gola. A cantare dal vivo sarà solo Tullio Pane. L’accadimento viene amplificato dal fatto che la serata finale, per la prima volta, vede irrompere la Televisione alle 22,45 dopo il seguitissimo Varietà “Un due tre” di Tognazzi e Vianello. Sempre nel 1955, Tullio Pane sale sul terzo gradino del podio al Festival di Napoli cantando assieme a Gino Latilla “E lampare”. Nel 1956 é nel lotto di cantanti scelti per partecipare al concorso radiofonico Le canzoni della fortuna che poi si trasformerà in Canzonissima, con “Signora fortuna”. Nel 1962 vince il Festival di Zurigo con “L’ammore avess’a essere” brano scritto da Totò. Nell’ultima parte della sua vita artistica ritorna all’attività operistica cantando nei maggiori teatri italiani e stranieri. Dal 1997 al 2001 appare in televisione a Ci vediamo in tv il programma condotto da Paolo Limiti.
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