KAISER FEDERICO GUGLIELMO III di GERMANIA

Il Principe imperiale di Prussia, figlio del Kaiser Guglielmo I e genero della Regina Vittoria d’Inghilterra, giunse a Sanremo con la moglie, i figli e un ricco seguito il 3 novembre del 1887, spinto dalla speranza di migliorare le proprie condizioni di saluta Malato di un tumore alla laringe sperava in un benefico influsso delle arie balsamiche della Riviera. A suggerirglielo erano stati i più importanti medici d’Europa fra cui Sir Morell Mackenzie, medico personale della Regina Vittoria che aveva definito Sanremo “l’Eliso dei cuori gentili”. L’illustre medico giunse a Sanremo per un consulto il 9 novembre 1887 e dopo pochi giorni praticò al paziente una tracheotomia per permettergli una respirazione migliore, anche se le condizioni generali peggiorarono inesorabilmente fino a renderlo schiavo della morfina.

 Villa Zirio si trasformò comunque, in quel periodo, in un luogo visitato dalle teste coronate d’Europa che rendevano omaggio all’illustre ammalato e da personaggi famosi come Richard Wagner e il Sultano di Costantinopoli Abdul Amid, giunto in città con 36 mogli e 5 eunuchi.  Ricevimenti, concerti, balli fastosi erano molto frequenti; particolarmente memorabile fu la celebrazione, il 25 gennaio 1888, delle nozze d’argento della coppia imperiale. Per l’occasione le vie cittadine furono illuminate con archi elettrici e 500 lampadine colorate, a cui si aggiunsero i fuochi d’artificio che illuminarono a giorno la Villa. Alla morte del padre, avvenuta il 3 marzo 1888, Federico Guglielmo fu però costretto a partire per ritornare a Berlino. La sua partenza avvenuta l’il marzo fu salutata da una folla di 5000 sanremesi: il nuovo Kaiser avrebbe regnato solo 99 giorni spegnendosi a Potsdam il 15 giugno dello stesso anno.  A ricordo del soggiorno resta la targa commemorativa che recita: “Tu che vieni dalla Germania ferma il tuo passo, o viaggiatore, in questo luogo ove il tuo imperatore Federico visse e soffrì. Senti l’onda che sullì’onda batte e sospirando verso la riva giunge? È l’anima nostalgica della Germania che Lo ricorda.” L’Imperatrice Vittoria, negli anni della vedovanza, divenne un’assidua frequentatrice di Bordighera, ospite dell’Hotel Angst Insieme al ministro degli «esteri, Conte Von Bulow, e alla principessa Von Hoenlohe, sostenne la costruzione della piccola chiesa luterana in stile neogotico inaugurata nel 1904 in Via Vittorio Veneto. Bordighera fu anche patria d’adozione del famoso botanico e progettista di giardini Ludwig Winter, braccio destro di Thomas Hanbury nella costruzione del parco della sua residenza, Villa Orengo a Capo Mortola.                           Conclusa la sua esperienza alle dipendenze di Hanbury,  Winter fondò a Bordighera una delle prime aziende vivaistiche specializzate nella progettazione e realizzazione di giardini per grandi dimore signorili, soprattutto sulla Riviera italiana e francese, ma anche in Germania ed Olanda; il genero, Hermann Nestel, pittore ed illustratore di Stoccarda, fu un altro illustre ospite di Bordighera, a cui dedicò numerosi e acquerelli e oli, molti dei quali vennero pubblicati nel volume “Die Riviera”, del 1884. Il vero baricentro della colonia tedesca a Bordighera fu il maestoso Hotel Angst, costruito dall’imprenditore alberghiero svizzero, Adolf Angst, lungo la Via Romana, questo grande albergo di lusso, circondato da un sontuoso giardino tropicale, per più di quarant’anni attrasse in città la più raffinata ed esigente clientela tedesca, a cominciare dai membri della casa imperiale tedesca.  Fu tuttavia San Remo ad accogliere il nucleo più consistente di sudditi tedeschi, quasi 180 censiti nell’inverno del 1876. I sudditi del Kaiser si concentrarono nel quartiere est della città dove, nel 1880, lungo l’asse dell’attuale Corso Garibaldi, la colonia aveva potuto edificare un chiesa luterana – alle cui spese volle partecipare con un contributo pari al 10% dell’intera somma necessaria il Kaiser Federico IH – mentre nel 1890, a Villa Maddalena, si inaugurava un ospedale specializzato (Deutsches Kaiser Friedrich Krankenhaus) per Kurgaeste (ospiti per motivi di salute) ovviamente dedicato alla memoria del defunto Kaiser.       L’incremento numerico della colonia non sfuggì al governo di Berlino che promosse l’apertura del Kaiserlich-Deutsches Vize-Konsulat (l’imperiale vice-consolato germanico) nominando vice console il Cav. Shneider. Contemporaneamente si svilupparono numerose attività economiche rivolte alla clientela tedesca: la Deutsche Hofapotekhe (la farmacia), otto studi medici tedeschi ed un forno, in Via Ferali, gestito da Herr Erhart La presenza tedesca divenne così costante nel paesaggio cittadino che, nel 1892, due medici militari, il maggiore Koerner e il Dr. Rieth, pubblicarono un dettagliata guida sulla città il cui titolo, “San Remo, ein deutsche Winterkolonie”, è già evocativo dello stretto legame che univa San Remo alla Germania guglielmina. Anche il celebre compositore Richard Wagner, durante i suoi lunghi soggiorni in Italia, non si sottrasse al fascino di San Remo, soggiornando anch’egli ospite a Villa Zirio. 

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