Mina è stata molte volte ospite di Sanremo, ma tralasciamo di descrivere le sue partecipazioni al Festival, peraltro mai particolarmente fortunate per descrivere il passaggio nel porto vecchio di Sanremo, della famosissima cantante. Benché, da molti anni si sia eclissata, resta tuttora fra le cantanti più apprezzate nel panorama internazionale con oltre 1000 brani incisi e 100 milioni di dischi venduti. Le foto di Mina Anna Mazzini Quaini, che la ritraggono al Porto vecchio testimoniano una delle occasioni promozionali sprecate da Sanremo documentando la scarsa memoria della città e la tendenza dei suoi amministratori a sottovalutare i possibili ritorni economici e di immagine di tanti avvenimenti che si sono svolti o si svolgono ancora Sanremo. E molto lungo l’elenco di grandi occasioni, a volte originali ed esclusive, buttate al vento come questa: avere una strada cittadina, inaugurata da una prestigiosa cantante con il suo nome al posto dell’attuale ed anonimo Viale delle Palme. Il Lungomare Mina poteva essere il primo di una lunga serie di vie dedicate ad altri divi della canzone, consolidando l’immagine di una città della musica, presente e tutto l’anno e non soltanto durante i giorni del festival. Nessuna altra città del mondo si sarebbe lasciata scappare un’iniziativa di tale portata. Basta pensare a quante foto sarebbero state scattate sotto la scritta Lungomare Mina e girerebbero oggi per il mondo con uno straordinario ritorno di immagine per la città! L’episodio documentato risale all’inizio estate del 1967, epoca in cui Mina aveva già raggiunto grande fama e popolarità in ambito internazionale ed era il personaggio più importante dello spettacolo e della televisione nazionale.
Nello stesso anno gli Stati Uniti iniziavano la guerra in Vietnam ed a Londra, i Pink Floyd pubblicavano il loro primo album. In Italia Felice Gimondi vinceva il Giro d’Italia e, per la prima volta, la televisione italiana trasmetteva un goal alla moviola. Il 1967 è anche l’anno della minigonna e, proprio Mina, fu una delle prime ad indossarla, esibendola in televisione, lasciando senza fiato i telespettatori, grazie alle sue belle e lunghe gambe.
Intervistata in merito al presunto scandalo televisivo dichiarò: “Non è nelle mie intenzioni segnare una moda, ne dare scandalo. Mi piace la minigonna, mi fa sentire allegra. E’ un indumento che tra l’altro costa poco ed io non voglio spendere molto per il mio abbigliamento“.
Nel luglio dello stesso anno lanciò La banda ed arrivò a Sanremo come testimonial di una importante manifestazione: il Festival del Film comico e umoristico, nato a Bordighera ed emigrato temporaneamente a Sanremo per ragioni economiche. L’amministrazione comunale, su suggerimento di Cesare Perfetto, direttore della manifestazione, aveva colto tempestivamente l’occasione per annunciare l’intenzione di intitolare alla prestigiosa cantante il tratto del lungomare davanti a Porto vecchio.
E così in una calda giornata della tarda primavera si inaugurò il viale con un foglio provvisorio di cartone bianco recante la scritta: Lungomare Mina. Mina è bellissima, esibisce un aspetto inconsueto con capelli molto corti e biondissimi. Arriva accompagnata dal suo manager Elio Gigante che la guiderà con professionalità e saggezza anche negli anni successivi. Per inciso, Gigante cinque anni più tardi diventerà direttore artistico del Festival di Sanremo, ponendo al sindaco pro tempore della città Piero Parise, due condizioni: “Primo, niente intrallazzi, secondo faccio il festival, poi, se sarete soddisfatti, mi pagherete.” Altri tempi, altri direttori!
Seduta ad un tavolo del Bar delle Palme come una comune turista e con un look inedito, Mina non venne immediatamente riconosciuta dai presenti, ma quando cominciò ad essere fotografata si accese l’entusiasmo e la cantante familiarizzò con naturalezza e generosità con il pubblico numeroso e desideroso di vederla, di chiedere autografi e di ritrarla. Le foto documentano l’avvenimento, l’entusiasmo sincero per la cantante, la presenza compassata delle autorità quali il Sindaco, avv. Francesco Viale accompagnato dalla moglie, l’ ing. Guido Pancotti che alcuni anni dopo lo avrebbe sostituito per alcune settimane prima di essere defenestrato da fraterni colleghi di partito (per ironia della sorte, anche Viale, dopo pochi mesi cadrà sotto il fuoco amico). Nelle immagini figura anche l’attore cinematografico Memmo Carotenuto, uno dei caratteristi più apprezzati della commedia all’italiana, assieme a tantissimi personaggi noti e meno noti che non vollero perdersi un appuntamento così importante.
Nel servizio è possibile riconoscere molte altre persone ancora attive in città, apprezzare l’originale omaggio ittico dei pescatori locali, susseguente alla consueta offerta floreale e scorgere la targa, che resterà al suo posto solo due settimane per poi sparire nel dimenticatoio. Un’abitudine cronica nella città dei fiori, se come pare, nel nulla è sparita recentemente anche la targa posizionata all’interno del Palafiori e dedicata ad Amilcare Rambaldi, un nome legato alla rassegna che porta il nome di Luigi Tenco, mancato proprio nel 1967.
Dal 1978 Mina non appare più in pubblico, e di Sanremo non deve avere serbato un bel ricordo se nel marzo del 2002 sulle colonne di un quotidiano ha scritto che: “La cosa più bella di Sanremo è una foto scattata a mia madre al Veglione bianco e nero; una festa che si teneva, appunto, al Casinò di Sanremo ed alla quale aveva partecipato nel 1953, splendida, scintillante, con un vestito lungo da gran sera di raso bianco, con uno stupendo décolleté che le lasciava scoperte le spalle perfette. Lei si stava accendendo una sigaretta delle centomila che avrà fumato nella sua vita. Era talmente bella che è finita su un settimanale dell’epoca, mi pare ‘L’Europeo’, quando non era ancora famosa per essere la mamma di Mina, proprio per questo suo fascino che lasciava senza fiato.” Sanremo è sempre Sanremo anche in bianco nero!. Articolo di Claudio Porchia.
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