Pietro Antonio Stefano Mascagni, nato a Livorno il 7 dicembre del 1863è stato uno fra i più noti e popolari compositori e direttori d’orchestra italiani del secolo scorso. Occupa un posto di rilievo nel panorama musicale dell’epoca, soprattutto grazie al successo immediato e popolare ottenuto nel 1890 con la sua prima opera, Cavalleria rusticana; la prima di altre 15 opere per cui il maestro si guadagnò una popolarità mondiale. Nei primi anni 30 Mascagni ha passato molti inverni a Sanremo dove sta componendo al pianoforte parti della sua opera Nerone. Chiamato da Luigi De Santis a collaborare alla stesura del cartellone lirico e concertistico, non mai ha tralasciato la sua attività creativa: come recita questa sua dichiarazione ad un giornalista: ”ho fatto portare nella mia camera d’albergo un pianoforte e come è mia abitudine, da mezzogiorno alle sette, ogni giorno lavoro.” Assiduo frequentatore della “corte” di De Santis il Maestro, nei mesi in cui si trovò a svernare nella Città dei Fiori, ricevette la nomina ad Accademico d’Italia; di conseguenza incaricò Gianni Moreschi di scattare le rituali foto con cappello piumato, alamari e spadino. Nella galleria si possono gustare le immagini realizzate improvvisando una sala di posa in uno dei saloni del Casinò dove il Maestro abitualmente svolgeva la sua attività di sovraintendente alla stagione operistica. Contemporaneamente dava gli ultimi ritocchi alle melodie della Pinotta, opera che sarebbe stata presentata in prima mondiale sul palcoscenico del Teatro del Casinò la sera del 23 marzo 1932. Due anni dopo vengono convocate le urne e Pietro Mascagni non si allontana da Sanremo, ed esprime nel seggio dell’allora via Manzoni il suo voto nell’ultima elezione dell’Era Fascista. Ance in questa occasione è presente l’obiettivo di Gianni Moreschi. Mascagni continuerà anche negli inverni seguenti ad essere impegnato, in interminabili partite di scopone scientifico con collaboratori musicali, ed alti dirigenti della Casa da Gioco. Memorabile, a questo titolo, è il Torneo nazionale di Scopone, organizzato nel 1938 nella sala comune, sgomberata delle roulettes, e sponsorizzato anche nella pubblicità, dal grande musicista toscano che ne fu il Testimonial. Nella foto è ritratto nel ristorante del Casinò assieme alla moglie Donna Lina, al poeta e librettista Targioni Tozzetti ed all’intervistatore Luigi Chiarelli. Pietro Mascagni ha lavorato più volte anche di notte, come testimoniano le riprese fotografiche in occasione della rappresentazione della Cavalleria Rusticana; una ghiotta occasione per il pubblico di vedere all’opera, l’autore dell’Opera. Il cast dei cantanti era composto dalle “voci maschili di Bruno Rasa, Nino Bertelli e dalle voci femminili di Vittoria Palombini e Maria Mandarini. La scena dipinta era dello scenografo napoletano Spezzaferri”. La Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti fu diretta dal Maestro Giacomo Armani per la Stagione teatrale dell’inverno del 1934. Facevano parte del nutrito cartellone nove opere ed i migliori cantanti dell’epoca fra i quali spiccano i nomi di Toti del Monte ed Aureliano Pertile. Anche la Boheme di Giacomo Puccini è riapparsa ripetutamente nel cartellone delle stagioni liriche del Casinò. Questa edizione del 1938, diretta da Pietro Mascagni, si avvalse di Carlo Carrà come autore dei bozzetti per la realizzazione delle scenografie.
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