Renato Carosone, poliedrico artista, genio assoluto del pianoforte e dell’allegria in musica: grazie a lui il moderno sound partenopeo è andato in giro per il mondo ed ha suonato più volte nel night del Casinò di Sanremo dove sono state riprese queste immagini, nelle quali suona il Sax Gianni Tozzi che è nato a Poggio, la frazione che sorge al culmine di Capo Verde. Ha fatto a lungo parete della più classica formazione di
Renato Carosone ed in seguito nel complesso ereditato da 
di Giacomo. Genio della musica napoletana e non solo, Carosone è stato un cantautore, pianista, direttore d’orchestra e compositore, anche attore in tre film, uno dei quali con Totò) ma soprattutto autore originalissimo e interprete di canzoni indimenticabili.
Nato a Napoli nel 1920 è stato celebrato in una recente produzione televisiva dove viene interpretato da Eduardo Scarpetta, erede della stirpe di commediografi e attori sui quali spicca Eduardo De Filippo.
Un suo pezzo da ricordare fra tutti è “Pianofortissimo” una pagina musicale velocissima e complessa di Renato Carosone che è una vera sfida per pianisti e, sulla quale, anche in età avanzata si esercitava quotidianamente. Il suo ritiro dalle scene è datato al 7 settembre 1959, ad appena 39 anni. Renato Carosone ne diede la notizia annunciandolo pubblicamente a Serata di gala. Quarant’anni dopo, nel 1989 fu invitato sul palco dell’Ariston ed interpretò con successo “Na canzuncella doce doce“. Nel 1993 Renato Carosone, venne scartato dal festival di Sanremo dove aveva iscritto, assieme a Raoul Casadei, un pezzo intitolato ‘Io da Rimini, tu da Napoli”; ma come è successo molte altre volte, e ad altri grandi, il pezzo non fu accettato.
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