La filmografia di Clara Calamai si concentra in massima nel periodo antecedente alla seconda guerra mondiale del 900 e durante i primi anni del conflitto. Fu l’interprete di una ventina di film, spesso in costume Debuttò nel Pietro Micca di Aldo Vergano ma il suo primo ruolo importante fu nell’Ettore Fieramosca di Blasetti che la diresse anche in altre realizzazioni nelle vesti di donna fatale come nella Cena delle beffe del 1942, con gli storici (per l’epoca) diciotto fotogrammi in cui appariva a seno nudo. Un salto di qualità per la sua immagine cinematografica si ebbe quando Visconti la scelse come protagonista di Ossessione, opera considerata il manifesto del Neorealismo: in sostanza vi apparve “meno diva e più attrice, ritratto e immagine di una donna vera, con le sue angosce, le sue debolezze e la sua vitalità, e seppe valorizzarne le capacità drammatiche, fino allora scarsamente utilizzate”. Sostenne ruoli analoghi, come quello di un’operaia in Due lettere anonime (1945) di Mario Camerini, o di una contadina in Adultera (1946) di Duilio Coletti, che le valse il Nastro d’argento come migliore attrice che resta l’unico premio ricevuto nel corso della sua carriera. L’ultimo suo ruolo cinematografico fu giocato in Profondo rosso (1975) di Dario Argento, nel quale interpretò il personaggio di una ex attrice, che rammenta e forse rimpiange il suo percorso artistico. Recitò anche in alcune opere teatrali e televisive.
Laura Adani, grande attrice di teatro è nata a Modena nel 1913. Benché , ha sempre “sentito il bisogno di emergere“. A diciotto anni, a Bologna si presenta a Tatiana Pavlova e le chiede di prenderla nella compagnia come esordiente in prova. Debutta in teatro nei panni di una vecchia carcerata in Resurrezione di Tolstoj. Nel giro di un paio di anni diventa la prima attrice più giovane d’ Europa nella compagnia Melnati-Cimara e poco dopo incontra Renzo Ricci, uno dei grandi attori d’allora e sono. A detta dei critici: “sono cinque anni di successi”. Dal ‘ 1943 recita con Ernesto Calindri, Tino Carraro e un giovanissimo Vittorio Gassman. Dopo la guerra recita accanto affianca Ruggero Ruggeri in Divorziamo di Sardou. La sua brillante carriera prosegue con con Sergio Tofano e Mario Pisu.
La sua carriera si interrompe per sei anni quando sposa Luigi Visconti di Modrone, fratello di Luchino Visconti che la dirigerà al suo ritorno sul palcoscenico dove incontra anche Giorgio Strehler. Recita la parte di Ofelia nell’ Amleto, Gasparina nel Campiello goldoniano, e la Dama delle Camelie nel dramma di Dumas, Giorni felici di Samuel Beckett sotto la regia di Roger Blin.
Laura Adani definisce la sua recitazione: “naturale, senza enfasi, la sua recitazione. Ho sempre avuto il gusto di fare le cose nel modo più semplice. Accanto ai mostri sacri che in scena caricavano, facevo contrasto, così la gente mi notava“.
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