COMPLESSO ARISTON CINEMA TEATRO

La sala dell’Ariston pochi minuti prima di essere inaugurato la sera del 31 maggio 1963.  Nella foto sotto, l’indimenticabile Comm. Aristide Vacchino accoglie, sorridente, gli ospiti della serata.

ARISTON STORY. Intervista di Bruno Monticone ad Alfredo Moreschi per il QUADERNO 22 edito dalla Famiglia Vacchino.

Che cos’e il teatro Ariston per Alfredo Moreschi?L’Ariston e legato alla memoria dei sanremesi tutti ma a me, in particolare, per diversi motivi. Intanto perché e stato ed e anche un grande cinema e la “settima arte” e stata una delle mie grandi passioni giovanili. Già prima the vi sorgesse I ‘attuale teatro, in quello che per molti anni era stato un bocciodromo, per le prime estati del dopoguerra fu aperto il Cinema Giardino che mi permise di conoscere a fondo il cinema americano, tornato alla grande dopo i cinque anni di “embargo” bellico.   Infatti tutti quei capolavori, oggi etichettati come “cult”, vennero proiettati a ciclo continuo per tutta la bella stagione, ancora doppiati in America con quel buffo eloquio cantilenante the si riascolta nelle rassegne cinematografiche dei canali tivù tematici.  E, poi, per me e un teatro particolare per il rapporto con la famiglia Vacchino.

Un rapporto di vecchia data?  Si. Le nostre nonne, la mia materna e quella paterna di Walter e Carla Vacchino, provenivano da Pieve di Teco ed erano, rispettivamente, le madrine di mia madre e della sorella del Commendator Aristide; il quale, quando mi sorprendeva ad osservare i cartelloni di un Tom Mix o di qualche Shirley Temple, batteva sulla mia spalla di bambino e mi consentiva di entrare nel primi posti nel già mitico cinema Sanremese.

I primi ricordi dell’Ariston?  Ci sono anche ricordi immediatamente precedenti perché rammento i giornali dell’epoca e le loro anticipazioni sul progetto originario che consisteva in una serie di sale sovrapposte in cui, se ben ricordo, si dovevano realizzare anche gli spazi per una Borsa Internazionale del Film. Poco tempo dopo scattai le prime immagini dell’immensa voragine delle fondamenta, all’interno della quale affiorava persino I ‘acqua salata del mare. Da quel momento I ‘edificazione dell’Ariston divento un abituale spettacolo a cui assistettero, gra­tuitamente, con curiosa partecipazione e con I ‘abituale ridda di commenti, tutti i sanremesi occhieggiando, quotidianamente, da tutte le possibili feritoie o spazi visivi concessi dalle barriere dell’immenso cantiere. Ricordo bene anche le accese battaglie per quel teatro…

A cosa ti riferisci?  Fece notizia più volte in quegli anni  la competizione accesasi fra gli storici esercenti sanremesi Vacchino, Maglio e Gismondi, che nasceva dalle controverse interpretazione della legge che regolamentava I ‘apertura di nuove sale legandole in percentuale al numero degli abitanti. Nacque quella the fu chiamata la “guerra delle licenze”, durata alcuni anni e finita solo con irrompere della televisione alla meta degli anni 60.  Quella contesa non fu certo estranea al ridimen­sionamento che subì il grandioso progetto originario. Pochi ormai rammentano the L’Ariston, solo alcuni mesi dopo la festosa inaugurazione, fu costretto a sbarrare le porte con tavole da cantiere per uno degli innumerevoli ricorsi legali dell’epoca.  Ricordo ancora la voce grave e sbrigativa del Commendatore Aristide Vacchino che mi incaricava di documentare fotograficamente la serrata coatta ed i cartelli in cui venivano spiegati i termini della questione.  

La grande platea del Cinema Giardino (ex bocciodromo del bar Iris) che nelle prime estati del dopoguerra permise la visione dei capolavori del cinema mondiate, in particolare di quelli americani censurati dal Regime d’allora. Sopra quest’area  sorge l’attuale Complesso Ariston che inizialmente doveva esser costituito da sette sale cinematografiche progettate per dare vita ad un Mercato europeo del Cinema, oltre che per la consueta visione di film. Questa iniziativa fu bocciata ed impedita dalla concorrenza e Sanremo perse, come al solito, un’altra innovativa e produttiva occasione. 

 

 

 

 

 

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