E stranamente significativo che, proprio a Sanremo Maometto VI°, alias Mehmet Vadhettin, il 36° ed ultimo Sultano d’Oriente, inizi un esilio triennale il 20 maggio 1923. Sotto la continua sorveglianza dell’imbarazzato governo italiano e nella vana speranza di un ritorno in patria, vi trascorre un lungo soggiorno con misterioso fatto di sangue (delitto, o suicidio che sia, del suo medico personale a villa Nobel). Nel frattempo, progressivamente, si liquefa, sia il patrimonio che la numerosa e discutibile corte iniziale che si insediò a Sanremo nelle ville Magnolie e Nobel. Pochi giorni dopo la sua morte, avvenuta il 16 maggio 1926, il suo corpo troverà spazio solamente nella serra di villa Magnolie. Resta a lungo racchiuso in un sultanale feretro, il cui pagamento sarà invano reclamato a ripetizione dall’Impresa di pompe funebri. Misteriosamente, come era apparso a Sanremo, proveniente da Malta, Mehmet Vadhettin, scomparve dalla Riviera per riapparire in patria, a Damasco, frettolosamente sepolto in quattro e quattr’ottomani. Alfredo Moreschi.
Alleghiamo anche un saggio del Dottor Gustavo Ottolenghi su aspetti storici e politici della Conferenza della Pace svoltasi a Sanremo più di un secolo fa. Il Dottor Ottolenghi è stato recentemente eletto Cittadino benemerito di Sanremo.
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