La lunga carriera artistica di Carlo Croccolo, prende inizio nel 1950, con l’interpretazione di Don Ciccillo si gode il sole, una commedia radiofonica, recitando in teatro L’Anfiparnaso, diretto da Mario Soldati, ed il film I cadetti di Guascogna che lo lancia nel cinema. Seguono molte altre pellicole affiancando i più grandi comici italiani, dell’epoca come “47 morto che parla”, “Miseria e nobiltà”, “Totò lascia o raddoppia?” e “Signori si nasce” con Totò, “Ragazze da marito” con Eduardo De Filippo, “Non è vero… ma ci credo” con Peppino De Filippo. L’elenco delle sue apparizioni cinematografiche è di 118 film, tra cui vanno ricordati “Ieri, oggi, domani” di Vittorio De Sica, “Una Rolls-Royce gialla” con Ingrid Bergman, “Casotto” di Sergio Citti, “O re di” Luigi Magni (che gli valse il David di Donatello e “Ciak d’oro” come migliore attore non protagonista nel 1988), “Camerieri” di Leone Pompucci, ed infine il recente “Tre uomini e una gamba” con il trio Aldo, Giovanni e Giacomo e “Li chiamarono… briganti!” di Pasquale Squitieri. Carlo Croccolo prestò la sua voce come doppiatore a molti attori ed a Totò quando perse progressivamente la vista, ad Oliver Hardy (prima di lui erano stati Carlo Dapporto ed Alberto Sordi ) dapprima con Fiorenzo Fiorentini e poi con Franco Latini. In alcuni casi doppiò perfino entrambi i personaggi di Stanlio & Ollio. Molto intensa fu anche la sua attività in televisione e sul palcoscenico teatrale, per la quale si segnalano le interpretazioni ne La grande magia di Eduardo De Filippo diretto da Giorgio Strehler e nelle commedie di Garinei e Giovannini Rinaldo in campo e Aggiungi un posto a tavola.
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