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Uno dei più celebri programmi televisivi degli esordi RAI diretto da Antonello Falqui, é stato Il Musichiere, dominus del sabato sera per un complesso di 90 puntate, dal 1957 al 1961. Studio Uno, il nuovissimo centro di produzione Rai di via Teulada a Roma, è stata la sua culla. Mario Riva, ha condotto con sorniona maestria il gioco musicale a quiz nel quale i concorrenti, calzanti obbligatoriamente scarpe sportive di gomma, stavano seduti su una sedia a dondolo; l’orchestra accennava l’attacco di un brano musicale da individuare e, per chi lo avesse subito riconosciuto, era il “colpo di pistola” per una partenza a scatto verso il traguardo; ossia il cavetto di una campanella posta a dieci metri di distanza. Se il titolo del brano veniva identificato, si accumulava un tesoretto di gettoni d’oro quale montepremi finale che si sarebbe conquistata, definitivamente, indovinando il “motivo mascherato“, che veniva eseguito mentre, lentamente, si apriva la cassaforte facendo luccicare il tesoro accumulato ne tempo. L’orchestra di Gorni Kramer, assistito da Gianni Ferrio e due cantanti: Nuccia Bongiovanni e Johnny Dorelli, (poi sostituito da Paolo Bacilieri) eseguivano i motivi musicali. A Mario Riva erano affiancate due vallette, denominate le “Simpatiche”. Le vincite non raggiunsero mai cifre leggendarie: l’unico campione che riuscì ad emergere dall’anonimato, vincendo otto milioni di lire circa, accumulati in 15 settimane consecutive, fu Spartaco D’Itri, cameriere in un ristorante romano che, grazie al premio, riuscì ad aprire un’attività in proprio. Uno dei momenti più attesi della trasmissione era quello dell’ospite che, anche se proveniente dal mondo del cinema, del teatro o dello sport, veniva inevitabilmente costretto a cantare. Invitati celebri furono Mario Soldati, Gary Cooper, Totò, Marcello Mastroianni, Jayne Mansfield, Dalida, Fausto Coppi e Gino Bartali, Mina e Adriano Celentano. Questi ultimi due esordirono in televisione proprio grazie a Mario Riva, in una famosa puntata dedicata agli “urlatori”, spuntando a sorpresa da un grande juke box.
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